TERAMO – Il talento e l’autoironia di un teramano, Marino Melarangelo, stupiscono il pubblico della 54° Biennale di Venezia, la più antica e prestigiosa rassegna d’arte contemporanea al mondo coincisa con i festeggiamenti del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia. Motivo per il quale, le regioni italiane sono state invitate dalla Biennale a selezionare i loro più validi artisti. Per l’Abruzzo, come evidenzia l’associazione “Teramo Nostra” in un comunicato, c’era marino Melarangelo che ha impressionato Vittorio Sgarbi, responsabile del Padiglione Italia, sia per l’opera presentata che per una sua performance. Marino Melarangelo ha proposto al pubblico di Venezia “Il Terzo Regno”, un trittico a pastello già apprezzato alla Biennale d’Arte sacra di San Gabriele del 2008. Un’opera “apocatastica”, giocata su sfumature della scala di grigi rese possibili dai polpastrelli “mobilissimi e unguluti”. L’artista teramano si è poi esibito in una performance di grande impatto (visibile nel video): dissacrante per alcuni, impudica per altri, senza’altro pervasa da una dirompente forza sarcastica che ha riscontrato il successo della critica.
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